La Generazione Z, la corsa dei brand, come dice il Sole24ore.

 

Generazione Z, detta anche centennials e nata nei primi dieci anni del Duemila, anche se per alcuni analisti si estende anche oltre i 20 anni. Una generazione su cui i brand vogliono puntare, ma difficile da raggiungere.

La generazione Z, la corsa dei brand.

Negli ultimi mesi, vediamo sempre di più parlare giornalisti, brand e appassionati del digital marketing, della Generazione Z , una generazione connessa, attenta ai nuovi trend e appassionata di social media. 
Padroneggia lo smartphone, si informa e ha amici sparsi nel mondo e comunica quotidianamente come nessun altra generazione ha mai fatto. 

Ama Instagram, il social network del momento, utilizza quotidianamente le stories ed ha un profilo curato. Racconta le sue passioni e si diverte a condividere apprezzamenti e consigli con i suoi follower. 

Ama TikTok, il social network emergente del momento, dove si condividono solo video musicali. 

Ama le community, luogo di condivisioni di interessi e di scambio di consigli, sono attivi nell’aiutare gli altri e nel farsi aiutare. 

Ama la videochiamata, un modo per stare più vicino agli amici sparsi nel mondo. 

Si informa e sa apprendere da sola, cercando online. 

Sono la generazione più difficile secondo molti analisti e brand da raggiungere, sfuggono e seguono i trend, sono immuni alle pubblicità tradizionali e non seguono i classici media come televisione e giornali, al contrario sono legati ai propri amici sui social e cercano punti di riferimento più veri e vicini al loro modo di pensare e comunicare. 

Secondo il sole 24 ore è iniziata la corsa dei brand.

Come dice il sole 24 ore in un suo ultimo articolo

Marketing e generazione Z: la corsa (a ostacoli) dei marchi verso i teenager

“L’ha raccontata qualche settimana fa il Financial Times, suggerendo ai brand di virare l’attenzione verso questi giovanissimi, a scapito dei millennials. Una generazione difficile da incasellare per le aziende, con le quali intrattengono relazioni instabili: lo ha certificato Ernst & Young, con una ricerca che ha evidenziato come soltanto tre su dieci vedano con favore programmi di fedeltà. Però in fondo questi sono i consumatori del domani: entro il 2020 saranno il 40% degli acquirenti mondiali. Target alto-spendente per un mercato che solo negli Stati Uniti vale 600 miliardi di dollari.

Secondo sempre il Sole24Ore sono Influencer Incredibili:

In realtà questa generazione è attratta dagli influencer della porta accanto, ovvero gli youtuber idolatrati ma con i quali si dialoga, si chatta, ci si fotografa, anche se non necessariamente con i selfie (marchio distintivo dei fratelli maggiori, quei millennials oggi a cavallo dei trent’anni). «Arrivare alla generazione Z significa adottare un tono di voce coerente. Per questo è fondamentale affidarsi agli influencer. Ma l’aspetto fondamentale resta il messaggio: per stimolare l’engagement occorre puntare sulla trasparenza e sulla credibilità anche del talent prescelto quale portavoce»” 

Una generazione attenta all’autenticità del brand e del messaggio positivo che il brand vuole trasmettere. 
Coinvolgerli è possibile ma bisogna parlare la loro stessa lingua e comunicare con loro e non per loro!

Vidoser è uno strumento per la Generazione Z e per i brand: 

Da sempre il nostro team ha lavorato per creare un applicazione che possa essere uno strumento di divertimento e di stimolo creativo per la Generazione Z, un luogo per creare contenuti video divertendosi e guadagnando coins da scambiare in buoni acquisto. 

Ma Vidoser non è solo questo, è anche il luogo dove i brand possono incontrare la Generazione Z in totale trasparenza, potendo finalmente contare su microinfluencer che sono allenati, grazie al nostro meccanismo di gamification a creare contenuti video da condividere sui social. 

Inoltre grazie al nostro sistema di sondaggio interno, siamo in grado di suggerire al brand se il pubblico è in target e sposa il brand e i suoi valori, così da rendere l’incontro tra la nostra community e il brand sempre più trasparente e vero. 

Il nostro obiettivo è fare scatenare la nostra community di appassionati per creare contenuti video per i brand, che trasmettono passione, amore e gli stessi valori che sia il brand che la community devono condividere! 

Vidoser apre le porte a nuovi soci e si prepara alla sua prima campagna di Equity Crowdfunding per diventare una community sempre più grande e uno strumento con nuove tecnologie!

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